Domani dalle ore 9 spazio alle “Feste del Rugby”, il progetto organizzato in collaborazione da FIR, ANSF e PolFer. Negli impianti sportivi del CUS Catania un migliaio tra bambini e ragazzi daranno vita a una giornata all’insegna del rispetto delle regole. Presenti Mauro Bergamasco e Aura Muzzo.
La Sicilia - e Catania in particolare - torna a ospitare le “Feste del Rugby”, iniziativa di riferimento della Federazione Italiana Rugby, con la preziosa collaborazione della Polizia Ferroviaria, comparto della Polizia di Stato, ma anche dell’A.N.S.F. (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria). Un’intera giornata dedicata al rugby dei piccoli atleti, in cui saranno impegnate tutte le categorie dall’Under 6 all’Under 14, compresa l’attività femminile.
La manifestazione sarà ospitata domani, sabato 26 ottobre, dalle ore 9:00 alle ore 15:00, negli impianti sportivi del CUS Catania (Cittadella Universitaria, Viale Andrea Doria 6), durante la quale è prevista la partecipazione di oltre un migliaio di bambini e ragazzi provenienti dalle scuole e dai club di tutta la Sicilia, ma anche da una parte della Calabria. I testimonial d’eccezione dell’evento saranno l’ex campione azzurro Mauro Bergamasco, già presente alla conferenza stampa di presentazione, insieme ad Aura Muzzo, la tre quarti centro della nazionale italiana femminile.
Il progetto è stato illustrato alla città questa mattina a Palazzo degli Elefanti, sede del Comune di Catania. Una presentazione in grande stile che ha visto la partecipazione dei rappresentanti di F.I.R., PolFer e A.N.S.F., oltre ai membri delle alte cariche regionali e cittadine. Il presidente del Comitato regionale Sicilia FIR, Orazio Arancio, ha fatto gli onori di casa introducendo orgogliosamente l’evento, che offre ancor più lustro al movimento rugbistico regionale: “È un vero onore per me ospitare in Sicilia le Feste del Rugby, in una regione come la nostra cha ha dato tanto al rugby italiano e spero che tanto altro ancora possa offrire negli anni a venire. Oggi più che mai la Sicilia ha bisogno di iniziative prestigiose come questa per poter rilanciare il proprio movimento. Ringrazio i responsabili del progetto Antonio Pagano e Tullio Rosolen per aver fatto ricadere la scelta su Catania come sede della manifestazione, confidando che possa essere una giornata indimenticabile per tutti i bambini e ragazzi che vi prenderanno parte, affinché possano cogliere i valori dello sport e del rugby in particolare e che decidano di praticarlo a lungo.”
Per la realizzazione del progetto è determinante l’apporto da parte della Polizia Ferroviaria e dell’A.N.S.F., impegnate in prima linea. “Anche quest’anno la Polizia Ferroviaria scende in campo tra e con i ragazzi – il pensiero della Dirigente del Compartimento della PolFer della Sicilia, dott.ssa Lidia Passarello – per accompagnarli, attraverso il gioco e lo sport, nel percorso di educazione alla legalità ed alla sicurezza in ambito ferroviario. Difatti, il rispetto delle regole, nello sport come nella vita, non solo ci rende giocatori-cittadini modello, punti di riferimento per tutta la squadra, qualunque essa sia - una cerchia di amici, la famiglia, la scuola o il proprio gruppo sportivo - ma soprattutto ci rende liberi. Una libertà che va conquistata attraverso la conoscenza. Solo chi conosce tutte le regole della vita sociale è realmente libero di effettuare le proprie scelte, così come solo chi rispetta quelle del rugby avrà di fronte a sé la possibilità di andare in meta.”
Gli fa eco l’ingegner Antonio Pagano (A.N.S.F.), responsabile del progetto “Feste del Rugby”: “La qualità della struttura sportiva messa a disposizione e i nuovi percorsi di accoglienza e intrattenimento dei bambini lasciano prevedere che la Festa del Rugby di Catania proporrà un formato innovativo al quale siamo arrivati attraverso sperimentazioni intraprese da anni in tutta Italia con le Federazioni sportive. Rimane al centro del nostro impegno – ha proseguito lo stesso Antonio Pagano delle Relazioni istituzionali dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie – lo sforzo di raggiungere il maggior numero di bambini per sensibilizzarli ad una maggiore consapevolezza nell'approccio al mezzo ferroviario. Purtroppo oltre il 90% delle vittime degli incidenti ferroviari mortali sono dovuti agli investimenti dei pedoni, in particolare ragazzi che non sono consapevoli del rischio specifico collegato al sopraggiungere di un treno e quindi al mancato rispetto di regole elementari che devono essere spiegate ai bambini con un linguaggio vicino al loro mondo espressivo e cognitivo.”